La storia in Inglese ed il tono originale ...


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Posted by andreas from p3EE3C310.dip.t-dialin.net (62.227.195.16) on Saturday, October 05, 2002 at 7:32PM :

In Reply to: Italia: Vivano i Disobbedienti ! posted by andreas from p3EE3C310.dip.t-dialin.net (62.227.195.16) on Saturday, October 05, 2002 at 5:47PM :

La storia in Inglese ed il tono originale

The story in English ... and the Original Tone Track

Enjoy the difference !

GodeteVi le differenze !

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http://www.news.com.au/common/story_page/0,4057,5235329%255E1702,00.html

Italians protest against war
October 06, 2002

PROTESTORS opposed to a US military attack on Iraq climbed onto a terrace atop the British consulate in Venice today, while demonstrators in Rome handcuffed themselves outside the US Embassy.

Marches in several Italian cities drew thousands of people who do not want Washington to go to war against Baghdad as part of President Bush's campaign against terrorism.

Protesters approached the lagoon-side consulate in Venice on boats and climbed up the side of the building, occupying the terrace for a while and shouting anti-war slogans.

British officials said the protesters did not attempt to enter the building, and caused no damage.

In Rome, about 200 protesters gathered outside the US Embassy. A few of the demonstrators linked themselves with handcuffs. Police watched, but no arrests were reported.

A few hours later, several thousand anti-war protesters marched peacefully through Rome's historic center.

Italian Premier Silvio Berlusconi has urged the United Nations to come up with strongly worded resolution that could authorize the use of force against Iraq.


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http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2002/10_Ottobre/05/manifestazione.shtml

CRONACHE

A Venezia per protestare contro la posizione inglese sull'Iraq

I Disobbedienti «assaltano» il consolato Gb

Il gruppo guidato da Casarini si è barricato su un terrazzo della sede diplomatica, in centro città. Manifestazioni in tutta Italia

ROMA - Luca Casarini ed i «suoi» Disobbedienti hanno occupato oggi pomeriggio il consolato britannico a Venezia. E' questo l'esito più clamoroso della giornata che ha visto manifestazioni contro l'intervento militare in Iraq in molte città d'Italia. Un gruppo di manifestanti guidato da Casarini si è barricato sul terrazzo al primo piano della sede diplomatica, terrazzo che hanno raggiunto via mare e al quale sono arrivati utilizzando una scala. La polizia ha schierato agenti in assetto anti-sommossa.

LA PROTESTA - Secondo quanto raccontano fonti dei Disobbedienti, gli agenti avrebbero tentato di entrare nel consolato per «cacciare gli invasori» ma poi hanno indietreggiato. Gli occupanti hanno urlato slogan contro la guerra e contro l’appoggio del premier britannico Tony Blair alla strategia militare preventiva del presidente Usa, George W. Bush. La delegazione dei «disobbedienti» ha chiesto di poter incontrare una rappresentanza del consolato per consegnare un messaggio contro la guerra. Luca Casarini, a nome degli attivisti, ha detto che se questa richiesta sarà accolta verrà conclusa l'occupazione.

L'ALLARME AMERICANO - Nelle altre città le manifestazioni, organizzate da varie associazioni che fanno parte del Social Forum e a cui ha aderito anche Rifondazione Comunista si sono tenute senza segnalazioni di disordini. Qualche scaramuccia tra Disobbedienti e forze dell'ordine si è avuta anche davanti all'ambasciata americana di Roma, ma poi la protesta è continuata tranquillamente. Anche la simbolica occupazione del Duomo di Milano da parte di un gruppo di extracomunitari si è conclusa senza generare tensioni. Qualche preoccupazione era stata creata da un'invito arrivato dall'amministrazione americana rivolto ai cittadini statunitensi in Italia che consigliava di evitare le manifestazioni di piazza sull'Iraq, per timore che queste potessero degenerare. L'informazione è stata confermata stamani a Roma dall'ambasciata.


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http://www.repubblica.it/online/politica/italiairaqdue/calderoli/calderoli.html

Il vicepresidente leghista del Senato sulle manifestazioni di oggi

"In piazza solo barboni e studenti che fanno cagnara"
Calderoli: "Dietro i pacifisti
si nascondono i terrorristi"
"A questa marmaglia serve una maggiore consuetudine con la pulizia"


MILANO - I pacifisti? Dietro di loro si nascondono i terroristi. I No global? Marmaglia. E gli studenti in piazza contro la guerra? Quelli hanno solo voglia di far cagnara. Il vicepresidente del Senato, il leghista Giuseppe Calderoli, spara a zero contro le manifestazioni che oggi in tutta Italia diranno no alla guerra contro l'Iraq. E, soprattutto, spara a zero contro chi vi partecipa.

"Temo che dietro il pacifismo si nasconda la peggior violenza, quella del terrorismo", dice Calderoli, che aggiunge di aver visto in televisione le immagini della manifestazione che si è svolta a MIlano e di essersi trovato di fronte a una riedizione del '68: "Con la differenza che oggi mancano del tutto i lavoratori".

Secondo il vicepresidente del Senato, insomma, "la gente che lavora ha capito che per avere una vera politica sociale e quindi 'di sinistra' c'è stato bisogno di un governo di centrodestra e soprattutto della presenza della Lega Nord".

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E allora chi è sceso in piazza? Per Calderoli si è trattato di una "marmaglia" che avrebbe bisogno di un buon parrucchiere e di maggior consuetudine con la pulizia. E se ciò non bastasse, Calderoli precisa ulteriormente il suo pensiero quando dice che "accanto ai barboni" sono scesi in piazza solo studenti che "in ogni epoca non disdegnano mai le occasioni per fare cagnara".

Poi l'affermazione più forte, sulle possibili "coperture" al terrorismo. "Non riesco a capire - dice Calderoli - se chi ha manifestato oggi lo ha fatto per la pace e contro la guerra oppure a favore del terrorismo e quindi per la guerra più vigliacca e infame che ci sia. Temo infatti che dietro il finto pacifismo di oggi si nasconde la peggiore violenza, quella del terrorismo".

(5 ottobre 2002)


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http://www.gds.it/read_art.asp?id=25264

Domenica 6 Ottobre 2002

L'ambasciata Usa a Roma "consiglia"

"Americani, non partecipate ai cortei"

Washington ha invitato gli americani in Italia a evitare le manifestazioni di piazza sull'Iraq, per timore che queste possano degenerare. L'informazione è stata confermata stamani a Roma dall'ambasciata americana. L'avvertimento diramato da Washington agli americani in Italia, ha chiarito il portavoce dell' ambasciata a Roma, rientra nel regime di cautela e prudenza raccomandato dalle autorità americane ai cittadini all'estero

Washington ha invitato gli americani in Italia a evitare le manifestazioni di piazza sull'Iraq, per timore che queste possano degenerare. L'informazione è stata confermata stamani a Roma dall'ambasciata americana. L'avvertimento è giunto mentre la polizia italiana ha reso noto di aver arrestato a Roma tre egiziani che sembra volessero fare un attentato al cimitero americano di Nettuno.
L'ambasciata americana, ha detto un portavoce, è stata informata degli arresti. Questi, ha precisato, «non hanno alcun legame» con la messa in guardia diramata agli americani, attraverso un 'sistema di avvisò che viaggia perlopiù via posta elettronica.

Da Washington è anche giunta una voce attribuita a fonti del dipartimento di Stato, secondo cui lettere con minacce di morte sarebbero state inviate dalle Brigate Rosse a due corrispondenti americani in Italia e ad altri giornalisti stranieri.

A questo proposito il portavoce dell'ambasciata americana si limitato a un secco «no comment».
L'avvertimento diramato da Washington agli americani in Italia, ha chiarito il portavoce dell' ambasciata a Roma, rientra nel regime di cautela e prudenza raccomandato dalle autorità americane ai cittadini all'estero.
Ricorda cioè che «come sempre si consiglia d'essere prudenti» e di evitare le folle nelle piazze «perchè ogni manifestazione anche se pacifica può degenerare».

Oggi, per dimostrare contro una nuova guerra all'Iraq, i movimenti del fronte no global si sono dati appuntamento in diverse città italiane. A Roma scenderanno in piazza questo pomeriggio.


Roma 05/10/2002 h.11.44.29



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